Restiamo uniti nella preghiera
9 Marzo 2020L’Ancora Magazine n.55 – 2020
9 Maggio 2020
Il 26 giugno 1979 monsignor Amari, vescovo di Verona, convocò in vescovado don Renzo Zocca, allora coadiutore di don Egidio Antoniazzi a San Pietro Apostolo, per comunicargli il desiderio di costituire la nuova parrocchia di Santa Maria Maddalena al Forte Procolo.
Il decreto ufficiale della fondazione della nuova parrocchia porta la data del 6 aprile 1980, esattamente quarant’anni fa. A quale, delle diverse Marie Maddalene del Vangelo, è intitolata la parrocchia? Di sicuro, come spiegò monsignor Amari, alla Maria a cui Gesù apparve per primo nel giorno della sua risurrezione.
Prima degli anni ottanta la zona del Saval (dal latino “Sub vallem”, nome che spetterebbe di diritto alla riva sinistra dell’Adige, alla zona cioè che va da Villa Monga all’altezza della diga di Chievo) era una zona completamente agricola; ma la necessità stringente di dare nuove abitazioni alla popolazione veronese in forte crescita fece sì che, nel giro di pochi anni, da zona solamente agricola il Saval diventasse un territorio ad alta residenzialità. All’inizio c’erano solo alti palazzi e, come parrocchia, si apparteneva tutti a Santa Maria Regina, unico punto di aggregazione religiosa e sociale.
Con la fondazione della nuova parrocchia tutti i residenti contribuirono con entusiasmo alla costruzione del nuovo edificio da adibire a chiesa, un capannone composto da strutture prefabbricate; gli arredi interni e i banchi furono recuperati dagli scarti di altre chiese. La consacrazione del nuovo edificio di culto avvenne il 14 settembre 1980.
La sistemazione logistica provvisoria del parroco fu trovata al nono piano del condominio sito al n.32 di via Marin Faliero, caratterizzato dagli oblò sulle balconate. Per questo motivo il notiziario della nuova parrocchia, iniziato con il mese di febbraio del 1980, porta ancora oggi il nome di “Oblò 9”.
Da quel 6 aprile 1980 sono trascorsi quarant’anni, dei quali i primi venticinque hanno visto come parroco don Renzo Zocca: il suo è stato un apostolato lungo, vissuto intensamente e trascorso velocemente, durante il quale tante persone hanno potuto lasciare alla comunità il proprio indelebile segno; come non ricordare la sagrestana Iolanda che, ogni giorno, instancabilmente, suonava la campana dismessa dall’ex cappella dell’aeroporto di Villafranca e montata sul ponteggio di tubi di ferro all’ingresso della chiesa? E come dimenticare la vulcanica Maria Teresa? E il contributo prezioso di Rosetta, antesignana con Iolanda nell’avvio de Il Fiordaliso?
È grazie anche a loro, e a tanti altri, che oggi L’Ancora esiste e porta avanti la propria opera.
In questo anniversario così particolare ricordiamo con la preghiera tutti coloro – tanti – con cui abbiamo condiviso una parte di cammino e che ci hanno preceduto in Cielo: preghiamo affinché ci veglino e, come Angeli Custodi, ci proteggano.